2008 - Lecce, Ex Convento dei Teatini
a cura di Marco Petroni
(foto A. Morgante)
Con questo nuovo lavoro Fernando
Schiavano esplora la relazione
tra arte e memoria di un luogo,
modellando un rapporto con l'architettura, la cultura del viaggio
e
le anonime storie degli abitanti della sua terra
e svelando un
universo di affetti, ricordi, brandelli di esistenze
senza nome ne'
titolo.
Le nove mappe che compongono -geografie
della mancanza-
assumono la forma di una topografia che disegna un
luogo della memoria.
È un'operazione di scavo negli scarti della
quotidianità,
una pratica antica di rilievo, lo facevano anche gli
assiro-babilonesi,
gli egizi.
Mappe che tracciano un moto di
emozioni, un paesaggio particolare
che torna a nuova vita nella
mancanza, nella privazione
di una sostanza biologica, storica. L'artista costruisce un ponte,
un
attraversamento del suo territorio di appartenenza,
il basso Salento.
In questa traiettoria cartografica di ri/figurazione
e
ri/collocazione della memoria all'interno di un percorso artistico
sono le geografie intime a rilevare il disegno mobile di un
territorio.
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n°9 mappe dim. cm 120x160 cad.- (collage carta, plastica, cotone) |
http://bari.repubblica.it/dettaglio/Fernando-Schiavano-Geografie-della-mancanza/1460205